Passare da una Mercedes Classe A ad un Audi Q2? Ebbene, questa è la sfida di Michele, impiegato. Il nostro amico si presta per questo nuovo appuntamento per il #testatu in modo da darci le sue impressioni.
Si parte!
Michele non è assolutamente un principiante in fatto di prove su strada. Il suo lavoro l’ha portato spesso e volentieri a testare vari pneumatici in diverse vetture tra circuiti di montagna ma anche in piste molto prestigiose come di Nürburgring in Germania. Michele, inoltre, ricorda come i pneumatici siano una parte fondamentale per un’esperienza di guida ottimale. L’importante non è trovare lo pneumatico perfetto ma anzi trovare il consulente di pneumatici perfetto che sia in grado di consigliarti al meglio. Ultima (ma non per importanza) va al cambio automatico che per Michele è davvero facile da gestire.
Uno stile… “sportivo”
La vettura tedesca ha tutto un altro stile rispetto alla sorella Q3. La Q2 abbandona, infatti, le forme tondeggianti da brioscina che tanto successo avevano regalato alla collega Q3. Questo abbandono va a vantaggio di forme più taglienti, modellate e sportive. Il frontale si attiene agli standard di famiglia, però con la grande bocca-calandra sempre più squadrata e sempre più in alto, tanto da non sembrare più che voglia leccare la strada come le A6 di qualche generazione fa.
Quanti motori a disposizione?
I motori tra cui scegliere per la vettura tedesca sono tre a turbo benzina TFSI e tre turbodiesel TDI abbinati in modo tale da poter avere sempre il motore giusto al posto giusto. La gamma parte da un 1.0 TFSI tre cilindri da 116 cavalli. Le alternative a quattro cilindri a benzina sono il 1.4 TFSI COD (Cylinder on Demand, capace di spegnere il secondo e il terzo cilindro quando non servono) da 150cv e il 2.0 TFSI da 190cv. Il 1.6 TDI da 116cv e il 2.0 TDI da 150 e 190cv completano la squadra.
Audi Q2 – Posteriore Audi Q2 – Laterale Audi Q2 – Frontale
