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Citroen 2CV, una berlina per tutti tra storia e successo

Citroën 2CV

Se parliamo di auto storiche oppure di vetture che hanno davvero lasciato un segno indelebile nella storia delle automobili, non possiamo non parlare di una delle prime berline ovvero la Citroen 2CV. La vettura nasce alla fine del secondo conflitto mondiale in una nazione come la Francia che ancora era in via di ricostruzione.

Citroën 2CV – Il prototipo

Come nasce la Citroen 2CV

In realtà, il progetto della 2CV nacque ben prima ovvero intorno alla metà degli anni trenta dallo stesso fondatore della casa francese. L’idea fu però, inizialmente, accantonata a causa di varie crisi finanziare. Il progetto poi fu successivamente ripreso dal successivo presidente della casa transalpina visto che purtroppo André Citroen fu prima sollevato dalla carica e poi morì a causa della sua grave malattia nel 1935.

Il progetto comunque era chiaro: creare una vettura utilitaria dalla facile guida, dai bassi costi sia di vendita che di produzione e soprattutto dalla distribuzione capillare. Fu così che partì il progetto T.P.V (Très Petite Voiture che sta per vettura molto piccola) che nel 1948 diede alla luce la Citroen 2CV che tutti noi oggi conosciamo.

Tra estetica e motore

La parte estetica della Citroen 2CV, all’inizio, non fu ben accettata soprattutto dalla stampa del settore che la definiva troppo simile alle auto militari tedesche. Il tempo, però, ha dato ragione alla casa francese e le forme e le linee di questa vettura sono ormai scolpite nelle memorie degli appassionati. Il frontale era con l’ampia calandra trapezoidale e lo stemma del “double chevron” collocato al centro e circondato da una cornice cromata, i fari tondi che fuoriuscivano dal cofano motore, i parafanghi sporgenti e Il tetto dal disegno arcuato. Questi sono tutti simboli e punti di riferimento non solo per Citroen ma per tutta la società del tempo.

Passando al lato motore, la primissima 2CV aveva a disposizione un bicilindrico orizzontale a cilindri contrapposti raffreddato ad aria, dotato di alettature per realizzare appunto tale tipo di raffreddamento. La potenza massima era di soli 9 CV a 3500 giri/min, che spingevano la vettura ad una velocità massima di 66 km/h.

Citroen 2CV, un simbolo vero e proprio

Per concludere, la vettura francese rimase in produzione fino al 1990 con tante nuove versioni ma questa auto ha segnato e dato un grande contributo ad un paese, la Francia, ancora segnato dal secondo conflitto mondiale. Nella cultura popolare, poi, la 2CV divenne simbolo per tante generazioni e movimenti. Uno su tutti quello Hippy che designò questa vettura come proprio “simbolo” insieme al Maggiolino al Bulli di Volkswagen.  

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