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Alfa Romeo Giulietta: la motorizzazione di massa per la casa italiana

Alfa Romeo Giulietta

Torniamo indietro agli anni 50 dove una delle più famose case automobilistiche italiane sta per vivere il suo più importante punto di svolta. E’ l’inizio della genesi di una delle sue vetture più popolari ovvero la creazione della Alfa Romeo Giulietta.

Alfa Romeo Giulietta - Versione Berlina
Alfa Romeo Giulietta – Versione Berlina

Un punto di svolta

E’ il 1950 quando in Alfa Romeo è in fase di realizzazione il nuovo piano industriale. Bisogna creare un auto capace di fare la storia e che rappresentasse il passaggio alla modernità industriale.

I problemi di questo cambio non erano pochi visto che si doveva passare da una produttiva artigianale ad una produttività definita “motorizzazione di massa”.

Per risolvere il problema dal lato economico, l’azienda decise di avviare una sottoscrizione pubblica di capitali, attraverso l’emissione di cartelle fondiarie dell’IRI, con l’impegno di mettere in vendita il nuovo modello entro il 1954. Mancava risolvere il problema organizzativo perché risultava assente la figura della guida tecnica, in grado di concertare il lavoro dei progettisti e industrializzare il prodotto. Per tale incarico, l’ingegnere austriaco Rudolf Hruska era la figura adatta che aveva già seguito l’industrializzazione della “Maggiolino”, al fianco di Ferdinand Porsche.

La realizzazione e presentazione
della Alfa Romeo Giulietta

La realizzazione del motore era del gruppo capeggiato da Giuseppe Busso, mentre il gruppo di Orazio Satta Puliga studiava la restante parte meccanica e telaistica. Parallelamente il centro stile guidato da Giuseppe Scarnati tracciava la linea delle carrozzerie berlina e coupé, e la compagine di Hruska si occupava delle linee di produzione e montaggio. Il lavoro dei quattro gruppi tecnici procedette speditamente e in perfetta armonia per oltre due anni, con ottimi risultati. Nei primi mesi del 1953 il propulsore era già stato ampiamente sperimentato, così come molti organi meccanici, e si procedette alla costruzione dei primi prototipi da provare su strada.

La vettura fu poi finalmente presentata al grande pubblico durante il salone dell’automobile di Torino del 1955. L’Alfa Romeo presentò la vettura (il cui nome dell’autovettura era una analogia con la celebre opera Shakespeariana) e la vettura doveva rappresentare la definitiva riscossa.

E il successo arrivò. Ne saranno costruite quasi 132.000 nello Stabilimento del Portello a Milano, numeri di produzione impressionanti per l’epoca. Questa vettura compare sulla copertina del numero 1 della rivista Quattroruote.

Il motore

Il motore della Alfa Romeo Giulietta, un 4 cilindri di 1290cm³, poteva erogare una potenza di 50 cavalli ed era dotato di un cambio al volante manuale a 4 marce. Nel 1957 arrivò la versione più potente, Giulietta TI (Turismo Internazionale) dotata del motore da 65cv.

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